Sorrido scalza

Sorrido scalza

È stato lì che mi sono creata un rifugio in cui nascondermi, come fa un bimbo quando viene sgridato e cerca riparo sotto al tavolo o nel ripostiglio; nella mia testa, quando è tutto davvero nero e senza luce, chiudo gli occhi e mi rifugio in un sogno, in un'altra dimensione. Immagino me stessa in montagna, su di un prato verdissimo, con abiti leggeri, la brezza primaverile che sfiora il mio viso e i capelli si muovono con il vento al suono di una musica dolce e in quella dimensione non esiste alcun tipo di dolore, sofferenza, non esistono pensieri negativi. Mi immagino scalza sull'erba muovermi a passo veloce, come se corressi tra le braccia di quella serenità, quella pace di cui sono sempre alla continua ricerca, e scalza mi ci sento non solo fisicamente ma anche nel senso di non avere alcun bene materiale, né casa, né soldi, eppure continuo a correre e sorrido, sorrido e sorrido scalza.
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