Cosa resta di me

Cosa resta di me

Mi capita spesso di pensare alla mia vita e ripercorrerla a ritroso. La mia mente ha nitido qualsiasi ricordo del passato più remoto. Spesso ne assaporo ancora i profumi, le infinite emozioni. Oggi, più che mai, ho la certezza che la vita di tutti noi sia un grande contenitore, che in qualsiasi momento potrebbe cadere e rompersi: nessuno ha la facoltà di sapere quando ciò accadrà, ma ognuno ha bensì il potere di riempirlo il più possibile, per far sì che nel momento in cui si frantumerà, tanti saranno i pezzi che cadranno a terra e chi resterà, per suo volere, avrà tanto materiale da raccogliere. Ho sempre avuto la sensazione di essere il frammento di una vita precedente, lasciata incompiuta. Forse la donna di un pescatore, un'amante del mare e dei suoi profumi, morta probabilmente annegata. Questo giustificherebbe il mio amore per il mare e la paura dell'acqua alta. Immagino di essere vissuta in secoli passati, quando mi sono imbattuta in quesiti cui non ero in grado di rispondere e di essere rinata perché non avevo portato a termine il compito che mi era stato assegnato.
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