Filoteo Alberini. L'italiano che inventò il cinema
Un'incursione tra la fine dell'800 e i primi del '900, quando un pioniere italiano rischiò di passare alla storia come l'inventore del cinematografo. Ma così non fu, varie vicissitudini e il suo carattere mite lasciarono gli onori e la gloria ai fratelli Lumière. Qui si raccontano le vicende di Filoteo Alberini, e la sua vita sembra quasi un romanzo, pieno di piccoli e grandi disguidi, idee giuste nel momento sbagliato o forse troppo geniali per un paese come l'Italia, già in quegli anni esterofila nella sua consueta predilezione per le novità che vengono da lontano. L'autrice ne fa un ritratto così realistico che ci sembra quasi di scorgere Alberini in attesa all'ufficio brevetti oppure di notte a mettere su carta le sue idee troppo all'avanguardia per l'epoca in cui visse. Riusciamo quasi a vederlo mentre con un sorriso bonario ci dice: «Non preoccupatevi per me, in fondo ho vissuto il mio sogno».
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