Parlando del sapere
Siamo fatti di cuore, di corpo e di parole, ma soprattutto cresciamo e ci sviluppiamo grazie all'incoerenza, alla disubbidienza e alla critica. Chi non ha mai cambiato opinione su niente nel corso della sua vita, chi non è mai stato in disaccordo non solo con gli altri ma anche con se stesso, è solo uno che non ha mai imparato nulla. Pensare significa pensare diversamente. Significa saper sbagliare e ripartire, saper cercare criteri di verità e ricercarne di nuovi; significa essere fondamentalmente infedeli, andare oltre i propri limiti e le aspettative degli altri, andar verso nuovi mondi sconosciuti. Karl Popper definisce il linguaggio come una prigione: questo libro vuole essere una guida e uno strumento per evadere da questa prigione; non si può avere un unico punto di vista, ma è fondamentale aprire la mente a una serie infinita di possibilità. L'autore pone l'accento su delle singole tesi, ciascuna delle quali porta con sé importanti ripercussioni filosofiche ed epistemologiche, che vengono spiegate ricorrendo ad autorevoli citazioni ed esempi concreti; un tassello dopo l'altro, per provare a esplorare quel territorio sconosciuto e sconfinato che è il pensiero e il linguaggio. Un viaggio alla scoperta delle innumerevoli sfaccettature del sapere e delle parole, dunque, ma soprattutto un viaggio verso noi stessi, diretto verso la profondità della vita e del suo significato.
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