Quel giorno non fu come gli altri
All'alba del ventesimo secolo, un incredibile numero di disoccupati senza qualifica, provenienti dall'Italia meridionale e dalla Sicilia, approdò alle coste della Tunisia, in cerca di un futuro migliore per se stessi e la propria famiglia. A Sousse un gruppo di siciliani aveva occupato un intero quartiere di fronte al porto, che era stato battezzato Capaci Piccolo, dal nome del paese di Capaci, in provincia di Palermo. Avevano dato alle strade i nomi di città o di eroi italiani. È tra queste stradine, mercoledì 6 maggio 1953, che troviamo Maria, vedova cinquantenne che nonostante le preoccupazioni continua a sopravvivere solo per veder realizzati i propri figli e nipoti: Matilde, una delle sue figlie, sta per sposarsi, e tutte le donne della loro grande famiglia sono in fermento affinché tutto sia preparato nei minimi particolari. Questo matrimonio, però, sembra circondato da un alone nefasto: tra pettegolezzi e futili dicerie, una terribile profezia potrebbe abbattersi sui futuri sposi e la loro famiglia. Acqua e fuoco, morte e rinascita, risate e pianti: cosa ha in serbo il destino di così terribile da tenere sveglia Maria notte dopo notte? Un racconto delicato ed emozionante in cui amore, sofferenza e coraggio si intrecciano in modo inesorabile e quasi beffardo.
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