Perché non c'è più rispetto?!
Questo saggio approfondisce l'esame di una problematica fondamentale sullo scopo e i fini della sanzione. La funzione educativa della pena è prevista dalla Costituzione ma, se l'utilizzo della pena non segue i suoi scopi educativi, essa è immorale e addirittura incostituzionale. Così l'autore esamina molteplici casi nei quali lo Stato non punisce i reati, che pure il Legislatore ha previsto come tali nelle sue leggi, diseducando i cittadini e facendo loro credere di poter delinquere impunemente. Inoltre, vengono evidenziati casi in cui lo Stato punisce le semplici opinioni contrarie, realizzando la "dittatura delle idee". Così facendo lo Stato conferisce alla magistratura un potere non costituzionalmente previsto e le consente di sostituirsi al Legislatore nella previsione dei reati. Il mancato rispetto dei valori fondamentali della società provoca sommovimenti anche rivoluzionari e comunque altera gli equilibri indispensabili per il necessario progredire della stessa.
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