Meglio non essere mai nati. Il dolore di venire al mondo
Meglio non essere mai nati. Il dolore di venire al mondo: "Il sonno è bello, la morte di più. Ma meglio ancora sarebbe non essere mai nati" scriveva Heinrich Heine. Dello stesso avviso il filosofo sudafricano David Benatar: anche per lui, come già per Giacomo Leopardi, Arthur Schopenhauer, Emil Cioran, P.W. Zapffe, la vita è essenzialmente dolore. O, almeno, la quantità di piacere che si può ottenere in vita non è minimamente paragonabile all'enormità delle sofferenze a cui è condannato ogni essere umano fin dalla nascita. Allora, si chiede Benatar, perché ostinarsi a generare altre vittime innocenti? È vero, ammette, che è la privazione del piacere a creare sofferenza, ma non ci sarebbe alcuna privazione se non avessimo mai sperimentato il piacere e non fossimo mai nati. In questo saggio audace, provocatorio ed estremamente attuale per le forti implicazioni nell'ambito della bioetica, David Benatar oppone all'ottimismo ormai radicato delle teorie evoluzionistiche la cinica consapevolezza che la vita è assai più tragica di quanto vorremmo ammettere. Il nichilismo ha un nuovo erede.
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