Fuga dall'apocalisse
Pisa, venerdì 13 aprile 2029. L'astrofisica italiana Anja Vasselli, assieme alla figlia Neva, al fisico tedesco del CERN di Ginevra Erich Pastor e al figlio di quest'ultimo (Jan) assistono - nel laboratorio dell'ing. Massimo Cerami (responsabile del Near Earth Objects Center) - al passaggio dell'asteroide Apophis che sta sfiorando la Terra sull'orbita geostazionaria. Ci sono molte possibilità che ne venga attratto e che dopo 7 anni possa cadere sul nostro pianeta. Tutto sembra andare bene: l'asteroide prosegue nella sua rotta regolarmente, ma le immagini che giungono dal satellite spaziale Chandra III rivelano la presenza di un altro asteroide di eccezionale magnitudine luminosa. Massimo Cerami confessa un segreto: la NASA sta tentando un esperimento, bombardando un piccolissimo asteroide di pochi metri di diametro con una vernice bianca, per provare a farlo deviare dalla Terra con la repulsione della luce del Sole. Ed era questa l'eccezionale fonte luminosa rivelata dal satellite Chandra III. Giorni dopo, Anja ed Erich, rimasti soli nel laboratorio, scoprono la spaventosa verità: un gruppo di scienziati, fra cui Massimo Cerami e quelli del JPL della NASA, addetti al controllo degli asteroidi pericolosi, assistono impotenti alla morte verso cui si sta avviando il pianeta Terra a causa dei disastri climatici e dell'indifferenza dei governi di tutto il mondo. Non solo, hanno anche tenuto nascosto l'avvicinarsi del gigantesco asteroide Deimos II, preparandosi alla catastrofe imminente, realizzando rifugi che permetteranno loro di sopravvivere anche dopo la caduta di Deimos II con l'intenzione, una volta spazzata via la specie umana, di provare a far rinascere una nuova civiltà. Ormai nulla e nessuno sembra essere in grado di fermare l'apocalittico piano ordito dai due scienziati terminali. L'ultimo barlume di speranza viene affidato da Anja ed Erich - i due eroi del romanzo - al vecchio acceleratore LHC. I due lottano per salvare se stessi, i propri figli e l'umanità intera.