Guido Sacerdoti. Tensioni e armonie (1958-1985)
"Per Guido Sacerdoti, medico civilmente impegnato e dalle mille curiosità, con una cultura vasta che ha unito competenza, eleganza della parola e vocazione per la ricerca di diversi temi cardine della cultura contemporanea, amante della letteratura e del cinema, scacchista e maratoneta, la passione per l'arte e l'attività pittorica è stata la manifestazione di un talento innato: quello che abitualmente si dice 'un dono di natura', forse addirittura inscritto nella genetica identità di una famiglia di artisti. Importante è stata l'influenza della madre Adele Levi, pittrice e musicista e, ovviamente, dello zio, Carlo Levi, del quale studiò le opere pittoriche e letterarie. L'esempio familiare e l'innata vocazione artistica, che non è mai stata distratta dalla sua professione medica, lo ha portato a comporre quadri eterodossi dei quali è impossibile dire a che genere o a che scuola appartengono. Quadri dai colori pastosi, dalle deformazioni metamorfiche, dove il riferimento lirico e visionario si manifesta in spirali e vortici." (Mario Franco)