Soldato tartaruga
«Un libro che stringe il cuore per la compassione e allo stesso tempo lo allarga tanto è l'amore che lo contiene» - Neues Deutshland «Dall'autrice era stato concepito come un dramma, portato anche in scena con successo tra Basilea e Zurigo nel 2014, quello che ora leggiamo come un romanzo. La versione narrativa uscita nel 2017 ha più un lavorio sulle parole, un ritmo di ballata percepibile anche graficamente nello scandirsi della scrittura, una musicalità segreta che il teatro avrebbe messo in ombra» - Alessandra Iadicicco, la Lettura Il giovane Zoltán Kertész ha occhi di uno stupendo azzurro e vive sul confine tra Serbia e Ungheria, ma da quando è caduto dalla moto di suo padre non è più lo stesso. Non riesce più a fare quel che faceva prima, così passa dall'impastare il pane al magazzino dove il suo unico incarico diventa quello di spostare sacchi di farina. Il resto del tempo lo trascorre a riempire di lettere le caselle delle parole crociate e a coltivare il suo giardino pieno di fiori e piante e a giocare con il cane Tango. Ma siamo all'inizio degli anni Novanta, la Guerra della Jugoslavia dissolta è scoppiata e a casa sua si presentano i militari per arruolarlo nell'Armata popolare jugoslava. Ma cosa può fare un outsider, lo scemo del villaggio, in un mondo di odio e obbedienza cieca?