Catalina Homar
Isola di Maiorca 1887. L'arciduca Luigi Salvatore d'Austria, quarantenne, conosce una ragazza di diciotto anni bella, sveglia, di buon carattere. Si chiama Catalina, è figlia di mastro Miquel, il suo falegname. Lavora nei campi e non sa né leggere, né scrivere. Il maturo nobiluomo se ne innamora e le traccia un cammino esistenziale per lei inimmaginabile. Inizialmente la chiama a lavorare nei suoi vigneti come sorvegliante delle squadre femminili addette alla cura delle piante, in seguito mette alle sue dipendenze anche quelle degli uomini, perché la giovane si è ben impratichita del mestiere e rivelata idonea al comando, che esercita con grande amabilità di tratto. Nel frattempo, sotto la guida dell'arciduca, ha imparato a scrivere e a leggere. Presto diventerà una lettrice curiosa e appassionata e apprenderà qualche lingua straniera. L'amore del signore italo-austriaco è da lei ricambiato, più che con ardore sentimentale, con semplice profonda devozione.
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