Gábor Szabó. Il jazzista dimenticato
Amato da Carlos Santana, Bobby Womack, Gary McFarland, Chico Hamilton, Lena Horne e da diversi giganti del jazz e del rock, Gábor Szabó è il chitarrista ungherese che, grazie al suo stile riconoscibile e suadente, era riuscito a raggiungere rapidamente il mainstream. Canzoni come "Gypsy Queen" e album come "Spellbinder" e "High Contrast", hanno segnato gli anni 1960 e 1970. Tra jazz, funk, rock, folk, easy listening e ricerca, Szabó ha omaggiato figure come Beatles e Burt Bacharach, attraversando intensamente il breve tempo che ha vissuto. Scomparso quarant'anni fa, poco prima di compiere 46 anni, Szabó ha lasciato un patrimonio musicale straordinario. Questo libro - la prima monografia italiana su di lui - ne racconta la storia. Affinché, il chitarrista magiaro, non sia più "il jazzista dimenticato". Con i contributi di Lee Ritenour, Lino Patruno, Toni Fidanza, Donato Zoppo, Csaba Dese?, Sandro Di Pisa, Doug Payne, Guido Saraceni, Manuela Romitelli...