Africani marocchini terroni. Gli Underage, il punk hardcore italiano e il circuito delle autoproduzioni negli anni Ottanta
Con centinaia di illustrazioni, per la prima volta un libro racconta l’esplosione del punk in Italia dalla prospettiva del Sud del Belpaese.Questo libro è la storia parallela di una musica, il punk, e del suo incontro con le (dis)avventure di un gruppo di ragazzi, che agli inizi degli anni ‘80 irrompe sulla scena italiana e si affaccia dalla finestra napoletana con la voglia di cambiare il mondo, cercare di azzerare tutto quello che non va, di lottare per ideali di pace tra concerti infuocati in città e volantinaggio selvaggio, di viaggiare e confrontarsi con altre realtà italiane, di ribellarsi, di registrare un disco ed essere parte attiva dello ZX, locale unico nel suo genere a Napoli e fulcro vitale di certa musica. Queste pagine sono anche il racconto di persone reali, figure che hanno fatto la storia di certo underground italiano e di un ambiente dove le amicizie vere, gli scambi epistolari, i primi dischi e i raduni storici diventarono un tutt’uno. Gli Underage rappresentarono l’inizio di un movimento musicale nella Napoli dei primissimi anni ‘80, una città letteralmente a secco di stimoli nuovi. Lanciarono un seme che sarebbe cresciuto con la nascita di altre band e l’apertura di due centri sociali sul finire del decennio, l’Officina 99 e il Tien’a Ment.