La moglie
Anno 1942. In pochissimi mesi viene costruito in mezzo al deserto del New Mexico un laboratorio scientifico, e attorno a questo laboratorio abitazioni sempre più numerose per ospitare le famiglie degli scienziati che vi lavorano. Nasce così una cittadina senza nome, non segnata sulle mappe, alla quale non è possibile accedere senza speciali permessi e dalla quale non è possibile uscire. Non ci sono telefoni e tutto è presidiato e strettamente controllato dai militari dell'esercito americano. Quello a cui stanno lavorando gli scienziati nel laboratorio è talmente segreto che viene fatto loro divieto di parlarne persino con le proprie mogli. Il testo, intrecciando realtà e mito, si propone di dare voce a queste donne, che non hanno potuto scegliere il loro destino e che sono diventate a loro insaputa protagoniste di una delle vicende più drammatiche della Storia. Ma vuole anche metterci in guardia rispetto al pericolo del non voler conoscere e il non voler vedere e di fronte al rischio di voler prolungare a vita l'età della fanciullezza, in cui sono altri a decidere per noi e in cui anche non scegliere diventa una scelta. Liberamente ispirato a Laura Fermi, moglie del fisico Enrico.