Il fuoco nella fossa
La cornice di questo libro è classica e attuale allo stesso tempo: sette personaggi molto diversi tra loro, per età ed estrazione sociale, che si ritrovano in un casale fuori città, per aspettare che passi una terribile epidemia. E così, per farsi coraggio e per ingannare il tempo, cominciano a raccontare e reinventare storie. Da bravo “uomo di scena” – volto e autore di cinema, televisione e soprattutto teatro – Massimo Andrei riesce a fissare nella sua scrittura tutta la vivacità dello “scambio” – di battute, aneddoti, impressioni, sentimenti – capace di arricchire chi ascolta e chi racconta. I suoi racconti, ambientati in luoghi e tempi insoliti, e puntualmente animati da bizzarri personaggi, hanno la capacità di coinvolgere il lettore in un vortice fantastico, in cui si ride e si piange, si vince e si perde, e spesso tra le righe ci si ferma anche a pensare a come si sta (o si dovrebbe stare) al mondo. Perché dietro l’apparente leggerezza di queste storie c’è un’abile reinvenzione di una grande tradizione di “cunti” popolari, che ha un punto di riferimento imprescindibile nell’opera di Giambattista Basile, che dalla Napoli del '600 ha influenzato la letteratura di mezzo mondo.