Corfù e le isole Ionie. Con Carta geografica ripiegata
Gli abitanti parlano un greco molto “morbido” e i loro dialetti conservano molti residui di derivazione italiana. I locali amano talmente la musica che, nelle loro chiese ortodosse, fanno suonare dalle bande brani di interpreti occidentali. Molte delle processioni sacre sono accompagnate dalle orchestre filarmoniche locali (ciascuno dei villaggi più importanti ne possiede infatti una) e le danze richiamano lo stile dei balli italiani. Gli strumenti tipici non sono qui il bouzouki, la lira, la cornamusa e il baklama, come in tutto il resto della Grecia, ma il violino, il liuto e la chitarra. La bellezza di Corfù e la comoda accessibilità all’isola via mare hanno reso questo luogo una meta prediletta per turisti provenienti da tutto il mondo. Teste coronate e scrittori famosi come George Byron e Lawrence Durrell sono passati da qui. Itaca invece da sempre ospita viaggiatori attirati dal mito dell’Odissea. A partire dagli anni ’80, anche le altre isole dell’arcipelago sono state gradualmente “scoperte”. Così Corfù, Paxos e Zante si sono aperte al turismo internazionale, mentre le altre, molto più piccole, vengono visitate soprattutto da italiani e greci. Spostandosi in autobus, auto o moto, sembra di essere in un film. Dietro ognuna delle numerose curve si aprono nuove prospettive. Si va sempre su e giù e ogni cinque minuti si raggiunge un nuovo punto panoramico con vista splendida. Lo scenario è disegnato da affascinanti coste scoscese e lunghe spiagge, nonché da uliveti punteggiati da cipressi che arrivano quasi fino al mare. Tutto l’arcipelago delle Ionie è un paradiso per chi ama il mare e la vita semplice a contatto con una natura selvaggia e incontaminata.