L' ingannevole cuore. Di un giovane vecchio
"Arrivato nel mezzo del cammin della mia vita, mi son ritrovato, come Dante, nella mia personalissima selva oscura. Il senso di fallimento, d'aver buttato alle ortiche cinquant'anni di vita, di non aver realizzato neanche mezza delle aspirazioni giovanili, stava iniziando a opprimermi, anche fisicamente. Avevo un costante dolore al petto. La mia autostima era ostacolata da alte montagne che dividevano l'ansia dalla luce. Inutile dirvi da quale parte delle montagne mi trovavo. Il senso di frustrazione mi teneva sveglio la notte e mi assonnava la mattina, quando dovevo alzarmi per andare a lavoro. Mia moglie, povera donna, non riusciva a venirne a capo, e stava, giustamente, iniziando a stancarsi".