Dentro l'esodo. Migranti sulla via europea

Dentro l'esodo. Migranti sulla via europea

E il 2011 quando Emanuele Confortin conosce per la prima volta l'esodo, nelle pianure del Pakistan meridionale. Poi ancora più a nord, sulla via per l'Afghanistan dove infuria la guerra ai talebani, causa di una continua emorragia di esseri umani, costretti a fuggire dalle proprie case. Chiamateli come volete. Profughi, rifugiati o migranti. Alle loro spalle c'è la guerra. Seguono persecuzioni, fame, miseria e cambiamenti climatici. La via europea passa per il Medio Oriente. In Iran, Iraq e Turchia, quindi in Siria. Partono in molti, centinaia di migliaia, attraverso i deserti, le frontiere e il mare. La loro sopravvivenza ha avuto un costo, saldato con la vita dei figli, dei fratelli e delle sorelle, dei padri e delle madri, degli amici. Solo l'esperienza diretta riesce a spiegare l'esodo. Vissuta sul campo, dall'Asia al Mediterraneo, poi a nord, di confine in confine, nel fitto delle tendopoli o sulle strade dei Balcani. Reportage e analisi si intrecciano come trama e ordito, proponendo una narrazione precisa e documentata, arricchita da una selezione di foto indispensabile per entrare con forza negli eventi, e cogliere appieno il valore di questa testimonianza.
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