Idrosofia. Filosofia, teologia e poetica dell'acqua. Con Segnalibro
Come l'autore scrive, il "tema dell'acqua mi zampillava nel cervello da molti anni". Avrebbe voluto, egli, sviluppare l'argomento da un punto di vista filosofico, teologico e poetico. La sua prefazione, scritta nel febbraio 2005, due mesi prima della sua morte, sembra renderlo consapevole che non avrebbe potuto né concludere, né vedere alla luce, ciò ch'egli chiamava "l'ultima mia fatica". L'amore per l'acqua risale ai suoi studi sull'origine della filosofia ch'egli vedeva svilupparsi nelle grandi civiltà fluviali dell'Egitto e della Mesopotamia, là dove a destar meraviglia non era solo il sole con la sua nascita ed il suo tramonto, ma soprattutto il grande fiume che donava fertilità ai campi e vita agli uomini. Negri, ricordava un mito scritto in accadico della prima metà del secondo millennio a.C., che raccontava come all'inizio vi era stato il caos delle acque dolci (Apsu), delle acque salate e del mare (Ti 'amat), e delle acque, forse, in forma di nubi e di nebbia (Mummu)...