Occidente
Dopo più di quarant'anni, ecco la versione definitiva di "Occidente" di Ferdinando Camon, libro fondamentale di uno dei più importanti scrittori italiani del dopoguerra e testimonianza insuperata per chiunque voglia comprendere la stagione degli anni di piombo, cominciando dalle trame dell'eversione neo-fascista. Padova è lo sfondo di questa storia, nei tumultuosi anni Settanta. Da una parte l'utopia rivoluzionaria che conquista schiere di studenti e intellettuali, dall'altra la reazione nichilista di pochi ma determinati estremisti neri. Ed è proprio su di loro che Camon concentra il suo sguardo: Franco, leader cupo e tormentato, è la figura emblematica che reclama per sé il diritto alla strage, mentre persegue con i suoi camerati il folle progetto di una violenta apocalisse purificatrice. Ma quali sono, in realtà, le reali radici psicologiche di questa ossessione per il sangue e per il terrore indiscriminato? Il romanzo indaga, oltre le ragioni più esplicitamente politiche, la psicologia profonda del nostro terrorismo e di ogni terrorismo, la sua intima connessione con la fragilità e il senso di precarietà che descrivono la condizione dell'uomo contemporaneo.