Palazzo Manfredini a Rovigo. Storie di uomini, famiglie e mestieri tra il 1485 e il 1953
Narrare la storia di un palazzo storico avvolto nella nebulosa del tempo e nell'oblio della memoria è impresa ardua ma non impossibile laddove si disponga di informazioni bibliografiche e di testimonianze documentarie. Laddove lo studioso non abbia la fortuna di disporre di tali preziosi supporti, non gli resta che indagare rovistando tra le fonti inedite con pazienza e metodo, a ritroso come un gambero. Sarà allora possibile ricostruire le vicende di un edificio che pian piano acquisterà la forma, non quella esteriore che chiunque può apprezzare e immortalare in una fotografia, ma quella più intima conferitagli dal vissuto: l'involucro si riempirà così di vita, di persone, di storia. Quest'opera è di per sé singolare perché narra innanzitutto al lettore come l'autrice sia arrivata a ricostruire le vicende di Palazzo Manfredini a Rovigo, partendo da informazioni irrisorie e confuse, per giungerne ad una genesi lontana nel tempo e mai immaginata sinora da quanti ne descrivevano distrattamente l'eleganza formale, attribuendone superficialmente la fattura alla famiglia di cui porta oggi il nome, l'antichissima genia dei Manfredini.
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