L' arciconfraternita della Santissima Trinità di Savona
Il particolare prestigio derivato dall'essere aggregata dal 1578 all'omonima confraternita di Roma non ha evitato all'arciconfraternita della Santissima Trinità di Savona le vicissitudini di continui spostamenti. Grazie alle molte sedi occupate nel corso della sua plurisecolare esistenza, la compagnia ha accumulato un patrimonio di devozioni, ma anche di opere d'arte e di arredi, incontrati nelle diverse chiese ospitanti. Vicende che attraversano cinque secoli di storia proposte in uno studio dove le ricerche d'archivio s'intrecciano con la ricostruzione di un patrimonio artistico tanto importante quanto disperso. Le novità sono molte: dai rapporti economici con Palermo al coinvolgimento, nel Settecento, dello scultore toscano Giovanni Baratta, in quel momento nel pieno di una carriera internazionale. Rintracciato un antico crocifisso cinquecentesco, probabilmente della confraternita; ritrovato e studiato un bel gonfalone dipinto seicentesco, forse proveniente da Roma. Nuova luce è stata fatta sull'opera più importante commissionata dal sodalizio, l'"Ecce homo" di Gio Andrea Torre, perduta nei bombardamenti del 1944.
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