Via Filodrammatici prima di Mediobanca
Il quartiere scaligero assunse diverse identità nel corso del tempo: roccaforte del potere politico sotto i Torriani, sede di istituzioni ecclesiastiche nel medioevo e nell'età moderna, esso divenne tra '700 e '800 un elegante distretto della Milano laica ove il Teatro alla Scala funse da luogo prestigioso di socializzazione. Dal '900 esso ha acquisito i caratteri della city, centro del potere economico e finanziario del Paese. In tale processo di lungo periodo si pone la storia del palazzo di Mediobanca. Le sue trasformazioni edilizie riflettono le diverse funzioni di rappresentanza cui lo destinarono gli illustri proprietari. Residenza in età moderna di potenti casati della nobiltà milanese (dagli Archinto ai Visconti Ajmi), l'edificio divenne a fine '800 la lussuosa casa degli Gnecchi Ruscone, una ricca famiglia della borghesia industriale lombarda. Il palazzo assunse un nuovo ruolo nel 1946, quando la Mediobanca di Enrico Cuccia lo rese il "salotto buono" del capitalismo italiano.
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