Gli anni di Bruno
Bruno, Nazareno e Sonia sono i protagonisti di questa cronaca familiare che è anche un'avventura del quotidiano, spesso misteriosa, fatta di dubbi, sentimenti inespressi, ricordi, slanci, a volte anche dolori, e che suscita nei suoi attori principali una sensazione costante di incertezza, come se tutto ciò che è scontato, condiviso, fosse in realtà un gigantesco enigma irrisolto. Nazareno e Sonia si sono incontrati e amati sulla base del rifiuto del rischio, sulla consapevolezza del valore di ciò che è intimo e semplice. Ora, però, sono diventati anche i genitori di Bruno, e ne osservano con stupore, e a volte paura, la sua crescita, cogliendone assonanze o stonature con le proprie infanzie e con le proprie giovinezze, sempre pronti a chiedersi se i comportamenti del figlio abbiano un rapporto con le loro abitudini e con le loro sconfitte, oppure costretti a registrare increduli la nascita e il consolidarsi di una personalità autonoma, di un individuo separato, capace di relazionarsi con il mondo. A suscitare, infine, domande e dubbi interviene un evento imprevisto: il pacato Bruno, ormai quindicenne, viene sorpreso a rubare in un negozio. Una semplice bravata? L'indizio di comportamenti più gravi? Perché l'ha fatto? Cosa l'ha spinto? E soprattutto, chi è Bruno?