Nel caso non mi riconoscessi

Nel caso non mi riconoscessi

Vincitore del Premio Letterario Nazionale “I Sassi” di Matera 2019 Francesca Capossele ricostruisce il vissuto dei cittadini della Germania Orientale ma anche la rivolta di una donna che ha rifiutato il destino assegnatole dall’appartenenza al suo ceto sociale e al genere femminile. «Un romanzo governato da una linea lucida, priva di sbavature, perfetto nei tempi di narrazione e nel creare un rapporto stretto tra il destino individuale e le imperfezioni della Storia novecentesca» - Avvenire Perché una giovane donna italiana decide di fuggire nella Germania Orientale in una notte del 1953, in piena Guerra Fredda, senza lasciare una sola parola che spieghi la sua scelta? All’epoca Alda è una laureata in matematica, che vive a Ferrara con i genitori. Ha vissuto un’adolescenza e una giovinezza piccolo borghesi, tra certezze politiche (era una giovane fascista convinta) e sogni di matrimoni improbabili, temporaneamente interrotti dalla guerra che ha costretto la famiglia a sfollare in campagna. Dopo la Liberazione, sebbene a rilento, Alda ha proseguito gli studi, per poi fidanzarsi con Ruggero, un agente di polizia conosciuto su un treno per Padova. Ma proprio in prossimità delle nozze con Ruggero, di notte, con una valigia e una borsa a tracolla, Alda fugge e raggiunge la Germania Orientale dove vivrà fino alla caduta del Muro di Berlino. Una scelta sentimentale? Un uomo l’attende a Lipsia? Oppure nuove e forti convinzioni politiche? O più semplicemente una irrefrenabile ricerca di libertà, paradossalmente in un paese dove nessuno si sente libero?
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