Il nero e il verde. La nuova destra
Milano e Tor Sapienza sono i luoghi della piazza reale in cui si incontrano. Ma sono attivissimi anche sulla piazza virtuale. Con una mano postano frasi su Facebook e con l'altra stendono la colla per i manifesti con la croce bretone e il Colosseo quadrato. Le loro letture sono Gianfranco Miglio, Alain de Benoist, Alexander Dugin, Pierangelo Buttafuoco. Gli eroi dell'immaginario, Asterix e Augusto. Ammirano Putin e la rivolta anti-tasse dei Tea Party. Giovani padani e CasaPound gli attori, ma non solo. Matteo Salvini, la nuova star del circo politico-mediatico italiano, è il loro riferimento politico in patria: è lui che vogliono alla guida del (vero) partito della Nazione da opporre al patto del Nazareno. Perché per loro, la questione non è più destra/sinistra: la battaglia - parafrasando Marine Le Pen - oggi è basso contro l'alto. Sono la Generazione nero-verde, che mette insieme l'evoluzione leghista e i centri sociali non conformi. In realtà, c'è molto altro: studiosi, sindacalisti, riviste, associazioni, artisti. E una rete europea in forte crescita.
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