Cineserie. Storie vere di maestri del tè, monaci guerrieri, calligrafi, giramondo e altri ancora
"Perché le Cineserie? A volte durante momenti particolari nei più di trent'anni di andirivieni con la Cina sento che quello che sto vivendo è così diverso, così unico anche nelle piccole cose, anche nei dettagli, che mi viene voglia di 'fissarlo' per comunicarlo. Forse anche per ricordarlo. Non sono un'amante dell'esotismo, né dell'enfasi, invece ho una passione per le situazioni imprevedibili e significative nella loro intensità non quotidiana. Mi stupiscono e mi stimolano le diversità culturali, e mi piace trovarne le origini, dipanarne l'evoluzione e infine collegarle a un loro apparente lontano legame, la condivisa condizione umana. La Cina è sempre stata narrata in maniera 'ideologica', 'filosofica', 'politica', per massimi sistemi. A me interessa svelarne aspetti concreti ma esemplari attraverso situazioni che mi hanno fatto pensare. Qui tutto vero, ma non è così importante che lo sia: in ognuno mi servo della narrazione di un episodio per cercare di condividere una riflessione, un pensiero, un'esperienza di vita. Le mie non sono cineserie, anzi, perché non c'è il desiderio di rendere familiare qualcosa di esotico o viceversa. A me la distanza non dà fastidio, quindi non voglio annientarla ma starci dentro, godermela."
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