Nel marsupio della storia
Tra la fine dell'Ottocento e il Novecento, un giovane italiano, Alberto Prasso, parte da un paesino del Piemonte. Ha un sogno: trovare l'oro e aprire una miniera. Ci prova in America, poi in Sudafrica e infine riesce a realizzare il progetto in Etiopia, dove diventa amico del re Menelik e ottiene le concessioni. Nel 1928, suo nipote Oreste e altri parenti lo raggiungono in Africa per affiancarlo nell'attività. Poi all'improvviso l'Italia fascista invade l'Etiopia. Gli italiani che vivono lì subiscono gli effetti di una efferata invasione militare, lacerati tra il senso di appartenenza alla cultura che li ha accolti e l'obbligo imposto dalla madrepatria di prendere le armi contro gli etiopi.