Un giorno, o l'altro
Ampiamente autobiografico, il testo racconta di un insegnante quarantenne della provincia napoletana e dei suoi tentativi per evadere da una routine che non sente sua e in contrasto con le sue aspirazioni e con i sogni di un tempo, in cui pareva avviato ad una brillante carriera ed un'esistenza eccitante. I totem di quell'epoca dorata sono un docente universitario e una ex fidanzata, Alice, entrambi personaggi molto peculiari, bizzarri, sopra le righe, verso cui ancora oggi prova un acuto sentimento misto di nostalgia e avversione. Nuove conoscenze e nuove storie non faranno che indurlo in un patetico tentativo di riportare indietro gli anni trascorsi, con la coscienza che solo un ritorno alla fonte, ovvero ad Alice, colei che ha segnato il momento dopo il quale tutto è cambiato, potrebbe dare senso agli anni amari e tormentati che sta vivendo. E se l'incontro non fosse altro che una delusione, una definitiva débâcle? Il protagonista, inaffidabile per definizione e dunque anche come narratore, non ha una risposta...
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