Noi siamo campo di battaglia
Questa è la storia di una speranza germogliata in un territorio inospitale, dove il tempo si incaglia nelle rovine della città che nel caldo si fa deserto. È la storia di fantasmi che nessuno vuole vedere e che tuttavia resistono curando un giardino impossibile. Insieme lo coltivano e lo guardano crescere rigoglioso, nonostante tutto. Lukas, Amina, Luce, Attilio, Nina e Han si muovono per le strade di Milano. Con loro Biz, che parla nei pensieri degli altri. Loro sono campo di battaglia. Non si arrenderanno. E non si arrenderà Carla, la prof, che ha perso tutto ma non le storie. Perché per costruire un mondo diverso bisogna prima essere capaci di immaginarlo. Oltre il giardino e dentro le brecce. "Noi siamo campo di battaglia" prosegue l'esplorazione narrativa di Nicoletta Vallorani di temi sociali fondanti il nostro vivere comune cominciato con "Eva" (la memoria, la guerra, la cura) proseguito con "Avrai i miei occhi" (il femminicidio, la coscienza artistica, la solitudine). In una Milano trasfigurata ma sempre riconoscibillissima, "Noi siamo campo di battaglia" racconta lo scontro generazionale che questi tempi pandemici hanno ancor più acuito tra il potere sempre più vecchio e conservatore e i ragazzi che, nonostante tutto, sopravvivono e cercano ancora alternative percorribili. Ma "Noi siamo campo di battaglia" è anche la storia appassionata e appassionante di un mistero, di un crimine e di una ribellione silenziosa.