Onde in sequenza
Tredici racconti, tredici personaggi ma una sola protagonista: Palermo. Città amata e odiata allo stesso tempo - raccontata in modo a tratti malinconico e poco edificante, ma sempre autentico e mai banale - per le cui vie si muovono i diversi personaggi riflettendo sulla loro esistenza e sui luoghi in cui trascorrono la maggior parte delle loro giornate e della loro vita (un bar, una strada, un ufficio). Personaggi eterogenei - tra i quali spesso si mescola l'autore stesso, alternando nella narrazione l'uso della prima e della terza persona - ma accomunati da un rapporto conflittuale con questi luoghi, spesso percepiti come soffocanti e limitanti. Storie vive, storie vere, non sempre a lieto fine. Canino racconta l'amicizia, la morte, la sensibilità e le mille sfumature di ogni emozione umana. Lontano dall'essere un'analisi ragionata e sistematica della società, il tono è piuttosto quello di un reflusso emotivo, viscerale che genera una narrazione dal ritmo altalenante, ora sostenuto ora più rilassato proprio come le onde del mare sul bagnasciuga, riferimento costante all'interno dei racconti dell'autore.
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