Andrea torna a settembre
Da un terrazzo che si affaccia sul Villaggio Coppola, Andrea osserva i suoi clienti, coloro ai quali porta la spesa a domicilio, tutti i giorni. "Li spio la notte e li servo al mattino". Un'umanità che vive su un territorio sofferente: il Villaggio, prodotto dell'abusivismo, "le terre dei fuochi" di Castel Volturno, la via Domitiana, popolata dai molti migranti africani che hanno trovato lavoro nei campi avvelenati dalla camorra. Una realtà che Andrea e i suoi coetanei - Ugo, Mariolino, Assuntina, Maria - guardano con occhi offuscati dal bisogno e dal senso di giustizia. Ognuno dei ragazzi ha un vissuto travagliato, ma scopre poco a poco l'importanza dell'essere solidali. Spesso la scoperta è accompagnata da esperienze difficili da superare - quadri familiari dimezzati, la mano della crimininalità che si allunga sul quotidiano, l'integrazione faticosa degli amici africani - ma grazie soprattutto a un innato coraggio e a personaggi positivi che incarnano la voce del 'cambiamento', Andrea e i ragazzi del Villaggio Coppola cambieranno le geometrie della loro esistenza. A ripulire definitivamente il loro sguardo sarà la storia di Ugo, il pugile nigeriano del gruppo, che condurrà Andrea e Maria fino alle coste siciliane di PozzaIlo, dove impareranno che fare una scelta a favore della bellezza è possibile, anche in mezzo a tanti rifiuti; dove capiranno che si può stare con i piedi per terra, anche in mezzo a tanto mare.
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