Manoscritto 1931 inedito in edizione critica. Testo tedesco a fronte
Nel 1967 William C. Bullitt pubblicava "Thomas Woodrow Wilson, Twenty-eighth President of the United States. A Psychological Study"; il frontespizio riportava anche un altro nome: quello di Sigmund Freud. Bullitt, un diplomatico americano di altissimo rango, aveva di certo avuto, per anni, contatti e scambi con Freud. A dispetto delle dichiarazioni di Bullitt, però, nello studio su Wilson non furono rilevate tracce di Freud, al di là di una Introduzione piuttosto asciutta (e piuttosto convenzionale). Bullitt, spacciato per millantatore, moriva a libro appena uscito; dopo lunghe vicende di eredità, nel 2004 le sue carte vennero finalmente depositate presso la biblioteca dell'Università di Yale. E qui Paul Roazen, un grande storico della psicoanalisi, scoprì diversi documenti di un'effettiva collaborazione di Freud con Bullitt. Il principale ritrovamento è senz'altro questo "Manoscritto": pagine dense, sicuramente di mano di Freud, che offrono una "presentazione dei presupposti basilari della psicoanalisi". Il testo ha avuto finora una circolazione limitatissima. L'originale viene qui presentato nella sua prima edizione critica a cura di Manfred Hinz e Roberto Righi, e nella traduzione italiana di Stefano Franchini.
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