Rivoluzione sociale. «Critica fascista» e il corporativismo

Rivoluzione sociale. «Critica fascista» e il corporativismo

Tra le due guerre, il corporativismo costituì per molti intellettuali italiani la "nuova scienza economica" capace di porsi oltre le teorie economiche comuniste e liberali. Il quindicinale "Critica Fascista", magistralmente diretto da Giuseppe Bottai, fu il palcoscenico privilegiato dei dibattiti su tutti i temi sociali dell'epoca: il ruolo del sindacato, la costruzione dell'edificio corporativo, lo studio economico dei paesi esteri, il Convegno di Ferrara, il rapporto con la Rivoluzione Francese e l'anticapitalismo tra i principali. Sergio Panunzio, Camillo Pellizzi, Ugo Spirito, Berto Ricci: solo un piccolo esempio dei molti protagonisti di questo profondo momento di riflessione economica, insuperato dall'Unità ai giorni nostri. Gli Usa per primi studiarono le riforme fasciste e i suoi fermenti culturali, traendo ispirazione per il New Deal. Attraverso "Critica Fascista" possiamo ancora oggi trarre linee guida contro la crisi finanziaria, e respirare la tensione ideale che caratterizzò spunti e articoli di chi sognò per l'Italia una rivoluzione sociale.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Rivoluzione sociale. «Critica fascista» e il corporativismo
  • Autore: Franco Carlesi
  • Curatore:
  • Traduttore:
  • Illustratore:
  • Editore: AGA (Cusano Milanino)
  • Collana:
  • Data di Pubblicazione: 2015
  • Pagine: 365
  • Formato:
  • ISBN: 9788898809233
  • Società - Politica

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