Come le ciliege. Una tira l'addhra
Cosimo Egidio Ramundo è un autore che riesce a tornare indietro nel tempo, lasciando parlare i ricordi e la memoria. E il suo lavoro narra di piccoli frammenti, di scorci di vita, di momenti felici che riescono a catapultare il lettore in un mondo spensierato, in cui protagonisti principali sono persone comuni, descritti con ironica benevolenza, con placido perdono, nei loro peccati, nelle loro azioni e nel loro modo di rapportarsi alla vita. Un perdono che sgorga evidente, in quanto tutto avviene con la massima spontaneità , quasi come premio ad una sincerità trasudata dai mille rivoli di una vita vissuta spesso nell'indigenza, a volte nel benessere. Al cospetto dell'inciampo comico, l'umanità è sempre ben disposta a perdonare e sorridere di cuore, anche se dall'inciampo è zampillato uno schizzo rossastro. E l'universalità di certi comportamenti che funge da collante per tutte le culture e ravviva, ovunque letto, comuni sensazioni di meraviglia e di ristoro rispetto alle volgarità senza scopo.