Figli di Vanni
Livio e Paolo sono due fratelli che hanno deciso di interpretare in modo diverso le parole che negli anni settanta saturavano l'aria come il fumo dei lacrimogeni. Entrambi hanno una meta da raggiungere. Livio programmerà il proprio futuro fiutando il vento, agendo di conseguenza anche se costretto a infiniti compromessi. Paolo, invece, agirà d'istinto pagando duramente e senza cedimenti per le decisioni prese in un periodo turbolento in cui le alternative si riducevano al prendere o al lasciare. Le loro scelte li porteranno a percorrere strade che li separeranno per venti anni. Colmeranno questo vuoto con la parola, quando ormai vinti e sconfitti, guarderanno il pugno di mosche che hanno nelle mani. Una storia che lacera gli spiriti infrangendosi nelle contraddizioni del tempo, tra visioni e speranze, delusioni e sconfitte, rimorsi e rimpianti.