La morale non euclidea degli italiani. Breve saggio sul carattere nazionale
Meravigliosamente incomprensibili, per noi stessi e per quelli che ci guardano dall'esterno. Un miscuglio di talenti e furbizie che hanno origine dalla nostra travagliata storia: siamo stati dominatori del mondo conosciuto e poi costretti e rinchiusi in alti castelli, siamo risorti attraverso le arti e le scoperte per poi ricadere divisi e invasi per secoli. La natura dell'italiano si può riassumere nelle posizioni tenute (una volta divenuti giovane nazione unita) nelle due Guerre Mondiali: cominciate da una parte e concluse dall'altra. Ondivaghi e instabili siamo lo specchio, o più probabilmente la causa, di questa nostra società moderna ingarbugliata e anomala. Il libro di Fabrizio Ottaviani indaga sul carattere degli italiani fornendo, quasi fosse un giallo, indizi per scoprire il vero colpevole dei nostri vizi e propone piccole, quotidiane, soluzioni per migliorarci. Intellettuali di ogni epoca hanno denunciato le magagne degli italiani, da Dante a Umberto Eco, ma nessuno aveva mai provato a scrivere un saggio pratico per "uomini nuovi" e farla finita, una volta per tutte, con i vizi nazionali.
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