L'estate fredda dei morti
Romagna di metà Ottocento, sotto il dominio pontificio. Gendarme "sui generis", uomo colto che non indossa la divisa, Artemio Cortesi è diventato famoso perché ha ucciso due briganti: il Burdèl, bandito con la faccia da ragazzino e il Gheppio, capobanda temuto dalla gente e dagli stessi compagni. Questo almeno è ciò che credono tutti. Quando Laura Calandri, giovane romana dal torbido vissuto, viene trovata morta nelle campagne nebbiose con accanto un biglietto che cita il brigante, Artemio deve fare i conti con il proprio passato e con la superstizione della gente. Molti personaggi si troveranno coinvolti in un'indagine che renderà giustizia ai morti, fatta di silenzi e intrighi, tesori nascosti e segreti: dal pittore mancato Telemaco al misterioso austriaco Kuno Klammer, dal brigadiere Codeluppi al Doturòn e al parroco, dall'ausiliario sempre allegro Articiòc all'oste Giacumàz e sua moglie Giovanna, per arrivare alla piccola Martina, che fra le nebbie della notte romagnola sostiene addirittura di aver visto un drago.
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