India. Complice il silenzio
"India. Complice il silenzio" è un diario di viaggio in versi, la testimonianza di un'esperienza - come la chiamava Moravia, "l'esperienza dell'India" -, un viaggio di cinque mesi compiuto nel 2013 da Luca Buonaguidi, da solo e via terra attraverso Sri Lanka, India, Bhutan, Nepal, Tibet e Kashmir. Un incontro tra la letteratura di viaggio e la poesia, in cui i versi si offrono al servizio della geografia dell'India e dell'anima e viaggiano con l'autore attraverso il subcontinente indiano. Nicolas Bouvier ha scritto: "se non si lascia al viaggio il diritto di distruggerci un po' tanto vale restare a casa". Così il sottotitolo - Complice il silenzio - allude a una voce poetica fievole, dimessa e impermanente come l'India che osserva, immersa nel fascino eterno di culture abitate dal primordiale, cui l'autore ha posto il verso a cassa di consonanza di senso e, appunto, silenzio: ora un silenzio affine a ciò che San Giovanni della Croce descrive come "distacco interno da tutte le cose", ora un risveglio "da questo sogno di separatezza" cui alludono le Upanisad. All'interno dell'opera alcune fotografie del viaggio concorrono nel restituire "un'idea dell'India"; a chiudere il volume una lettera di Giulia Niccolai all'autore, sul libro e sull'esperienza dell'India e della poesia.
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