Deliri di controriforme

Deliri di controriforme

"Sono convinto che la poesia abbia un ruolo nella società attuale e lo avrà anche in futuro [...] Poesia per sua natura è una forma eversiva di linguaggio in cui le parole, normalmente usate come arnesi per comunicare, possono assumere altri significati generalmente più profondi e 'difficili da trovare' [...] Prima di scrivere, devi avere rotto con l'universo intero, altrimenti non arriva niente. Devi essere un lebbroso con la pelle dura, curarti da solo le pubbliche relazioni, oppure non viene niente. Devi avere alle spalle i radar di ottime letture propedeutiche, una finta bionda per nemica e un tagliatore di teste: scrivere avvelena, e poi ci vuole lo psichiatra a farti smettere [...] Se vuoi scrivere davvero una bella poesia, innamoratene prima. Oppure non scriverla affatto, pensala nel dormiveglia e domani, bellissima, non la troverai più. E se proprio vuoi scrivere, compila una lista della spesa o un giallo alla scandinava sotto pseudonimo, l'economia del paese e un editore ti saranno grati. Meglio svanire dalle vite altrui, fare giardinaggio, palestra, shopping o andare al cinema" (F. Almerighi).
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare