Ci odiavamo come fratelli
Milagros, una ragazza come tante, scossa dagli eventi senza riserbo... Attraverso la sua voce viene narrata la storia di un'amicizia profonda, un legame speciale con chi, come lei, è cresciuto là dove la purezza perdona gli eccessi. La vera protagonista è però l'Argentina, paese in cui lo spettro della dittatura torna a condizionare pesantemente le vicende umane, fino a rimettere in gioco equilibri consolidati. Ispirato a molte storie vere, questo romanzo è un viaggio tra odio e amore in una Patagonia sperduta e viva, dove il mewlen, il vento, non smette di soffiare, trasportando nei secoli il retaggio di una cultura indigena prossima all'estinzione. Le parole in lingua antica regalano il sapore di suoni dimenticati o sconosciuti anche alle nuove generazioni di mapuche, ereditiere di soprusi sottilmente reiterati, in una società piena di sfumature, che ha tanto da insegnare e raccontare.