In analisi. Diario di una ribellione
Un diario psicoanalitico che risente di una impostazione lacaniana. L'autrice esprime un rapporto conflittuale nei riguardi di questa chiave di lettura dell'individuo. Racconta la vita di Giulia che, piuttosto che farsi pubblicare un diario come Zeno Cosini dal suo psicoanalista, decide di trovare un editore che lo pubblichi. Sottesa è la ricerca di un'idea di libertà dai vincoli del passato e la proiezione in un futuro di benessere in cui l'unico farmaco è l'amore, che come un balsamo ristora l'anima di Giulia. Si avverte pungente l'idea di un riscatto e di una ricerca mai spenta del senso della vita, da ricercarsi nelle radici della storia dell'uomo. Giulia mette il suo analista sul lettino e gli fa patire le stesse angosce che lei ha vissuto nel sentirsi tagliuzzata da un'analisi centrata sulla ragione. Fanno da corollario le amiche di Giulia, con cui si instaura un rapporto di amicizia profonda e si analizzano i diversi punti di vista da loro incarnati; forte è in Giulia il senso della giustizia, che ha ereditato dal padre, con cui permane tuttavia un rapporto conflittuale, mentre centrale è la figura della donna-madre, portatrice di vita che si rigenera. Si tratta di un glomerio di emozioni che non si spengono mai, ma che si rincorrono in una ricerca mai paga della libertà interiore. Mentre psicoanaliticamente siamo determinati dalle prime relazioni parentali, Giulia si ribella e cerca una sua dimensione interiore, nella quale esprimere la pienezza del suo essere donna, moglie e madre.