Vent'anni di Iveser. Dalla «gelosa custodia» della memoria alla storia condivisa
"(...) A Venezia siamo nati tardi, più tardi che la maggior parte della sessantina di altri Istituti provinciali di storia della Resistenza. Al punto che, ancora negli anni Novanta, poteva avvenire che qualcheduno, da vicine province, si arrogasse il diritto-dovere di suonarci lo svegliarino. Zazzara ha scelto - e si può condividere la sua scelta di dedicarsi prioritariamente a una ricostruzione meticolosa, starei per dire filologica, dei fatti, delle date, delle circostanze e dei nomi, mantenendosi più prudente sui perché. Del resto, tutto quello che, crescendo e maturando in fretta, l'Istituto è poi riuscito a fare, è sotto gli occhi di tutti. Quanto a me, non tanto come presidente dell'Istituto, ma come studioso della memoria e dei suoi complicati nessi con la storia, mi viene naturale riandare a quanto mi è accaduto di leggere in materia, a partire da Maurice Halbwachs, lo specialista francese dei meccanismi di funzionamento della memoria collettiva, morto a Buchenwald..." (Dalla Prefazione di Mario Isnenghi)
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