Se fosse
Danimarca, un bosco fuori città, due donne si incontrano per caso. Stavano facendo jogging, ma si sono perse. Non riescono a ritrovare il sentiero da cui sono arrivate e sono costrette a fermarsi per la notte in un rifugio di fortuna, nel fitto della foresta. Dai loro pensieri e dai loro racconti, bisbigliati a mezza voce per tenere a bada l'inquietudine e non pensare al freddo emerge un disorientamento che non è solo contingente: l'intrico degli alberi, gli incroci tra le radure e i sentieri che sembrano tutti uguali, la perdita dei punti di riferimento, il buio, la fame sono metafore delle loro vite, dei loro amori.