L'occhio fisso. Racconti monologanti per intellettuali piuttosto delusi

L'occhio fisso. Racconti monologanti per intellettuali piuttosto delusi

Cosa vede un occhio sempre fisso, incapace di allargare la visuale? L'occhio fisso è un occhio meditativo, dai tempi lunghi e dalla fantasia sbrigliata, l'occhio del retropensiero, che interpreta la realtà in modo del tutto soggettivo ricavandone significati ad altri invisibili. Costretto a vedere il mondo da un unico punto di vista, dilata il particolare fino a farlo diventare ingombrante, e recupera il non detto, l'ipotizzato, l'improponibile: da qui prendono vita miopie, ossessioni, il fastidioso interrogarsi della mente e infine il paradosso, il surreale. L'occhio fisso è rigido e coglie bene il tessuto prudenziale, politicamente corretto, l'ipocrisia e la manipolazione. Ma è solipsistico, malato, incapace di librarsi sul fluire della leggerezza, incapace di cogliere la magia di un'emozione.
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