Pensare la soggettività pratica. Percorsi tra Ricoeur e Fichte
Il volume prende spunto dalla contemporanea "epoca agitata" nella quale l'identità soggettiva risulta messa in gioco nel suo contenuto, nei suoi limiti e nelle sue possibilità. Pertanto, esso vuole ripensare i lineamenti di un'ontologia della soggettività, nella forma di un'ontologia relazionale dell'identità, che vede il soggetto costituirsi come soggettività pratica in grazia del riconoscimento reciproco e della relazione con l'altro. A tal fine - facendo interloquire criticamente le istanze più contemporanee che nascono in seno al pensiero di Ricoeur (1913-2005) con il contributo dell'approccio trascendentale di Fichte (1762-1814) - il volume istituisce dei percorsi che procedono dal problema della soggettività - attraversando il campo della riflessione, della necessaria riappropriazione del sé e della coscienza come compito - alla relazione della soggettività con alcune dimensioni dell'alterità - il corpo proprio, l'alterità dell'altro e l'estraneità interiore - fino alla definizione di una soggettività pratica nella prospettiva etica del riconoscimento, della persona e dell'ontologia relazionale.
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