Cella 1312
Anno 2079. La società è completamente gestita dai Governanti che esercitano il proprio potere ed il proprio controllo serrato su ogni singolo cittadino mediante strumenti come la repressione indiscriminata dei Custodes, la giustizia sommaria, il terrorismo psicologico, i microchip sottocutanei, la manipolazione dell'informazione ed il consumismo più sfrenato. Nella cella di massima sicurezza numero 1312 un prigioniero attende il proprio destino e, durante la sua permanenza forzata in carcere, nel corso delle varie registrazioni sensoriali alle quali è costantemente sottoposto dai suoi sorveglianti, si troverà a confrontarsi con un vero e proprio vortice di emozioni, paure, sentimenti, risentimenti, ripensamenti e riflessioni sul suo passato, recente e remoto, su quello che sta accadendo in quel momento, sui motivi che lo hanno condotto all'interno di quelle quattro mura e sulle persone che, nel bene e nel male, hanno lasciato un segno e hanno influenzato la sua vita.
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