La ceramica indigena decorata della Sicilia occidentale
Le popolazioni indigene della Sicilia, dalla metà del IX sec. sino ai primi decenni del V sec. a.C., realizzarono tre classi ceramiche: a decorazione incisa /impressa, a decorazione monocroma rossa e/o bicroma (che conservano tipi vascolari dalla tarda età del bronzo) e la ceramica a decorazione geometrica dipinta, che dalla fine del VII sec. attinse sempre di più al repertorio dei coloni greci. L'analisi sistematica delle tre classi, grazie all'apporto di un significativi materiali inediti, ha permesso di colmare lacune cronologiche e di "ridimensionare" l'apporto greco, mettendo in luce una commistione di elementi di varia origine. Ha evidenziato, inoltre, un'omogeneità culturale in tutta l'area a ovest dell'Imera, che non permette di distinguere, a livello di cultura materiale, la produzione "elima" da quella dell'area tradizionalmente definita "sikana". Si ha l'impressione che si sia ricorso per secoli a "forni" primitivi con botteghe organizzate, a livello domestico o semidomestico, le quali avrebbero provveduto soprattutto ai bisogni del sito in cui erano ubicate.
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