L'ascesa dei notabili. Politica e società a Palazzolo Acreide nell'Ottocento borbonico
Palazzolo Acreide, l'antica Akrai, subcolonia di Siracusa, vive durante l'Ottocento borbonico un periodo di importanti trasformazioni politiche e sociali. A partire dalla breve, ma fondamentale, stagione costituzionale del 1812 cominciano ad affacciarsi nel palcoscenico della politica locale le classi sociali 'borghesi', radicate in gran parte nella 'città di sopra' che, sviluppatasi attorno alla chiesa di S. Sebastiano, si contrappone alla 'città di sotto' (il quartiere di S. Paolo). Con la 'monarchia amministrativa' si assiste anche a Palazzolo alla formazione di una nuova classe dirigente, un'élite, spesso colta, che sfrutta tanto le moderne forme di aggregazione, come i circoli di conversazione, quanto le istituzioni politiche per acquisire non solo prestigio sociale, ma anche quegli spazi di potere resi possibili dalla 'nuova politica'. Lo sguardo sulle forme associative dell'élite locale, condotto sulla scorta di un ampio scandaglio delle fonti d'archivio (peculiarità di tutto lo studio), permette anche di cogliere alcuni aspetti che caratterizzano la società stessa, attraversata, soprattutto tra le classi più umili, da forti tensioni sociali che esplodono, non a caso, proprio in prossimità di rivoluzioni (in particolare quelle del 1837, del 1848 e del 1860), intrecciandosi, non di rado, con la lotta politica e rivelando così una società in continuo fermento.
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