La traccia del sacro e il terribile della bellezza
Sul finire del XVIII secolo l'estetica e l'arte subiscono una radicale trasformazione. La riflessione filosofica non interpreta più l'arte per capire l'arte, bensì per capire il mondo. L'estetica dischiude così aspetti celati dello spirito e diventa una nuova chiave di accesso all'esistenza e alla vita nella sua totalità. Questo libro conduce attraverso i sentieri inesplorati di questa nuova "Weltanschauung" al suo bivio fondamentale: l'arte restituisce la verità nascosta alla scienza (Kant, Caspar David Friedrich) o ne rappresenta piuttosto il velo sensibile (Hegel)?
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